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La colazione del futuro: i consigli dell’esperto

Breakfast Elena

Tra format flessibili e alta pasticceria, il breakfast è sempre più protagonista della ristorazione in hotel. Da tempo il breakfast è sotto la lente d’ingrandimento degli addetti ai lavori, diventando, per gli albergatori che ne hanno saputo leggere e tradurre il potenziale, un ottimo asso nella macchina per massimizzare la soddisfazione degli ospiti e registrare feedback positivi a grande risonanza mediatica, soprattutto grazie ai social e al mondo online. Insomma, il breakfast in hotel negli ultimi tempi è diventato a tutti gli effetti un investimento di marketing.

“La prima colazione è un’ottima occasione per proporre un mix gustoso e attrattivo di preparazioni dolci e salate per coccolare gli ospiti – spiega Giacomo Pini, ceo di GpStudios, nel servizio sul nuovo numero di ‘Turismo d’Italia’ -. Chi oggi sta riprogrammando l’offerta breakfast della propria struttura si adopera per ripensare al layout della sala colazioni, per rinfrescare la proposta accostando (o sostituendo) al buffet una proposta à la carte firmata dallo chef (o pastry chef) in cucina con tanto di menu ingegnerizzato e con una proposta flessibile che permette un altissimo livello di personalizzazione dell’ordine senza appesantire la struttura organizzativa e dei costi. Nuove formule come i box della colazione d’asporto e gli open bar con funzionamento in stile “serve yourself on the go” determinano nuove modalità per un breakfast che cambia e risponde a ciò che cercano oggi i viaggiatori. D’altronde, come succede per tutti i prodotti e i servizi che il mercato offre, il proseguire del ciclo di vita è inevitabile; perciò, per rimanere competitivi, diventa basilare essere in grado di auto-esaminarsi, rendersi flessibili ed evolversi, mantenersi attrattivi e soddisfare le nuove aspettative del mercato”.

Leggi il servizio integrale a questo LINK, su Turismo d’Italia di Giugno, sfogliabile online e in distribuzione