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Hospitality all’aperto: terrazze e piscine, gli asset da sfruttare

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Oasi di relax e intimità, eleganti estensioni ‘en plein air’ della ricettività, ma anche location impareggiabili per un mercato in continua evoluzione e dalle molteplici opportunità per l’hotellerie italiana: gli eventi. Rooftop, lounge con vista sull’orizzonte, giardini, piscine panoramiche e terrazze sono ora più che mai preziosi asset per gli albergatori, che possono cogliere l’occasione di espandere il proprio business guardando oltre gli eventi più classici, quali matrimoni e incentive, per arrivare a catturare le attenzioni dei big name del fashion e del lusso, così come delle realtà del design e del digital.

Una sfida questa che richiede, però, un cambio di mentalità da parte della ricettività alberghiera, che deve ora tenere conto di un mondo più social, pronto ‘a immortalare il bello’ a colpi di smartphone, come ci racconta l’agenzia di comunicazione ed eventi milanese We Are Lovers. “I luoghi come terrazze, piscine o giardini diventano interessanti dal punto di vista di chi organizza eventi – spiega Lucia Serafini, una delle due fondatrici dell’agenzia –, se hanno una cura particolare al dettaglio. Quindi, oggi non è più importante solo averli questi luoghi, ma renderli anche instagrammabili, ad esempio con un’estetica che può essere di tendenza anche dal punto di vista fotografico”. 

Ciò non vuol dire snaturare il contesto o la storia della proprietà a cui appartengono questi asset. “Bisogna cercare di trovare un buon balance con il contesto, quindi renderlo protagonista e prestare sempre un’attenzione particolare al dettaglio, che però non deve mai essere esagerata – precisa Serafini –. Un bel giardino o una bella terrazza su un punto panoramico dovrebbe valorizzare, nel caso della terrazza, la vista; nel caso del giardino, la vegetazione. E quindi creare una sorta di connessione tra quello che c’è già e quello che si può invece aggiungere, facendo sempre molta attenzione all’estetica”. 

Lungo la Penisola troviamo già degli esempi di eccellenza su questo fronte. Dal Viu Milan, con la sua terrazza e la sua piscina con vista su Milano, al caso decisamente unico di Villa Ravino, a Ischia, e del suo parco botanico, che ospita oltre 400 specie di piante, la maggior parte delle quali grasse. Si tratta di un’area verde che negli anni il titolare, il presidente di Federalberghi Ischia e Procida, Luca D’Ambra, ha saputo trasformare in un vero e proprio ‘salotto culturale’, con appuntamenti dedicati alla filosofia e alla sostenibilità, che si avvalgono spesso della collaborazione e della partecipazione di personaggi di punta degli ambienti associativi e di rinomati Atenei nazionali e internazionali, nonché con situation di musica leggera e jazz. I Giardini Ravino si posizionano così come una ‘venue’ ibrida ed emozionale, che presto sarà possibile esplorare vivendo un’esperienza multisensoriale e immersiva.

L’ibridazione degli spazi è quella che sta ricercando la Felix Hotels di Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna e co-founder della catena alberghiera, attraverso la ricerca di diversivi che “che possano permettere di vivere in modi diversi e in più stagioni gli spazi esterni”. Così, il rooftop panoramico può diventare location ideale per una cena ‘dinamica’ a base di finger food anche nelle fresche serate di gennaio, grazie all’ausilio di funghi riscaldanti; o, ancora, un gazebo può fare da scudo al sole per un’intima sessione di yoga sul prato.   

Leggi a questo LINK il servizio integrale, pubblicato su Turismo d’Italia di agosto, sfogliabile online e in distribuzione