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Turismo accessibile e inclusivo: l’Italia lancia il primo progetto speciale

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Prende il via la campagna dedicata al turismo inclusivo “La vita indipendente non va in vacanza”, realizzata da Aism (Associazione italiana sclerosi multipla Aps), con il patrocinio di Enit e Fish (Federazione italiana superamento handicap) e con l’apprezzamento dei ministri per le Disabilità e del Turismo.

Il progetto si propone di mettere a disposizione delle persone con disabilità in possesso di patente speciale un servizio di noleggio di auto adattate attraverso la piattaforma di Sicily by Car, che ha aderito all’iniziativa e che avrà la gestione operativa delle vetture.

Il claim della campagna è un gioco di parole tra un’espressione di uso comune che indica un’attività svolta senza soluzione di continuità, come dire ‘non va in vacanza’, e la possibilità di andare in vacanza senza rinunciare alla propria ‘vita indipendente’. Il risultato viene ottenuto utilizzando una croce che ‘cancella’ la parola ‘”non”, come per gli errori.

Obiettivo è raggiungere, entro il 2025, almeno dieci aeroporti italiani (come Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bari, Trapani e Perugia), selezionati in base alle esigenze dei passeggeri e alle potenzialità turistiche.

“Un progetto che valorizza la capacità del Paese di offrire soluzioni di turismo inclusivo – ha affermato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli -, rimuovendo un ostacolo alla libertà di spostamento, concorrendo a realizzare il diritto all’autonomia e alla vita indipendente, ampliando le potenzialità dell’intero sistema turistico nazionale attraverso servizi in grado di costruire comunità inclusive, accessibili e sostenibili”.

“Il Piano strategico per il turismo 2023-2027 pone l’inclusività al centro del discorso sulle politiche di settore – ha ribadito sostiene il ministro del Turismo, Daniela Santanchè -. Il turismo è di tutti, chiunque deve essere messo nelle condizioni di poter viaggiare e visitare le bellezze dell’Italia, e per far questo l’imperativo è abbattere qualsiasi ostacolo e barriera, tutti insieme – istituzioni, imprese e operatori del settore -, così da poter definire un’offerta turistica a misura di qualsiasi esigenza e necessità”.

“Le imprese ricettive italiane sono attrezzate con specifici servizi – ha ricordato Ivana Jelinic presidente e ceo Enit -: il 48,2% effettua comunicazione trasparente su servizi e caratteristiche della struttura per una maggiore accessibilità, il 45% sostiene di disporre di servizi accessibili a tutti, il 16% dispone un montascale in servizio, il 14,5% ha dotato l’esercizio di segnaletica direzionale, identificativa podo-tattile o multimodale, il 14% fa formazione sulle disabilità al proprio personale, il 7,6% ha predisposto percorsi tattili e il 5,3% ha impiantato dispositivi luminosi per sordomuti, il 50,2% ha prodotti per celiaci”.