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Settore fieristico e congressuale: la Commissione Ue approva gli aiuti di Stato

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La Commissione europea ha approvato, nel quadro delle norme Ue in materia di aiuti di Stato, un regime italiano di 520 milioni di euro destinato a indennizzare le imprese attive nel settore fieristico e congressuale e i relativi fornitori di servizi, per i danni subiti a causa delle misure restrittive introdotte per limitare la diffusione del coronavirus.

“Le misure che il governo italiano ha dovuto adottare per contenere i contagi da coronavirus hanno obbligato gli operatori del settore fieristico e congressuale a interrompere le attività, con conseguenti notevoli perdite sia per loro sia per i relativi fornitori di servizi – ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione, responsabile della politica per la concorrenza -. Questo regime di aiuti consentirà all’Italia di indennizzare le imprese per i danni subiti. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di mitigare l’impatto economico della pandemia nel rispetto delle norme dell’Unione europea”.

Nell’ambito di tale regime i beneficiari ammissibili avranno diritto a un indennizzo sotto forma di sovvenzioni dirette per parte dei danni subiti tra il 9 marzo 2020 e il 14 giugno 2020 e tra il 24 ottobre 2020 e il 14 giugno 2021, periodi in cui, in ragione delle misure restrittive in vigore, non è stata consentita l’organizzazione degli eventi. Le autorità italiane verificheranno che l’indennizzo sia commisurato alle perdite nette subite da ciascun beneficiario a causa della pandemia in modo che nessun singolo beneficiario riceva un indennizzo superiore ai danni subiti, garantendo inoltre il recupero di eventuali pagamenti in eccesso.

La Commissione Ue ritiene che la pandemia di Covid-19 sia un evento eccezionale, trattandosi di un fenomeno straordinario e imprevedibile con significative ricadute economiche; di conseguenza gli interventi eccezionali decisi dagli Stati membri per compensare i danni direttamente connessi all’epidemia sono giustificati. Ha pertanto concluso che la misura è in linea con le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato.