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Venezia, motore congressuale della regione

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Venezia catalizzatrice di eventi, con il 25% di tutte le manifestazioni nella regione. È quanto emerge dall’Osservatorio italiano dei congressi con focus sul Veneto, che descrive il mercato congressuale nel 2022 attraverso un progetto di ricerca voluto dalla Regione e realizzato dall’Alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’Università Cattolica.

Il capoluogo spicca, secondo lo studio, nella quantità di iniziative e di partecipanti: 28.514 eventi, per 1,9 milioni di partecipanti e 2,7 milioni di presenze. Dai dati emerge, inoltre, che in Veneto si realizzano il 34,5% degli eventi del Nord-Est Italia e il 9,4% del totale nazionale e che il 79% degli eventi si svolge negli hotel, seguito dai centri congressi (16%); la clientela è rappresentata principalmente dal settore associativo, con i congressi scientifici, (45%).

In particolare, dall’analisi si riscontra che Venezia è la prima destinazione regionale sia per eventi realizzati (7.295, pari a circa il 25% di tutta la regione), sia per numero di sedi (128) e partecipanti (545.140), grazie alla vocazione internazionale e al luxury favorite dalla presenza di grandi alberghi.

“Numeri che ci spronano a continuare in questa direzione – ha commentato l’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Simone Venturini -. La nostra è una città che offre infrastrutture e location d’eccellenza, oltre che una storia millenaria. Abbiamo ospitato grandi concerti, il Salone Nautico e il Salone dell’Alto artigianato italiano, e a questo si aggiunge il nuovo Palazzo dei Congressi del Lido, che nei prossimi mesi garantirà un nuovo impulso al settore”.

“Il Venice Region Convention Bureau Network – ha spiegato la responsabile, Laura Favaretti – opera nell’ambito della partecipazione alle fiere, dell’organizzazione di workshop con buyer invitati a visitare il Veneto, della formazione agli operatori e della produzione di materiali promozionali per i diversi target. Un ambito turistico con caratteristiche specifiche, di business prevalentemente b2b, programmazione a lungo termine, coinvolgimento di operatori e istituzioni e dinamiche di marketing territoriale volte ad accogliere i grandi eventi business, ma anche in grado di intervenire su collegamenti, trasporti e servizi”.