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Lago di Garda e situazione idrica. Appello degli albergatori: “Stop alla comunicazione che danneggia”

Garda veneto Europlan

Federalberghi Brescia, Federalberghi Garda Veneto e Asat si sono unite per chiedere un netto cambio di rotta nella comunicazione della situazione idrica sul Lago di Garda, ed evitare fake news, allarmismi e danno di immagine per la destinazione. A questo scopo hanno stilato e diffuso un appello.

Basta fare e farci del male da soli sul tema della siccità e della crisi idrica – scrivono in un comunicato congiunto -: da 6 mesi a questa parte assistiamo a un fiorire continuo di articoli, interviste e dichiarazioni che puntano sempre più sull’emergenza e sulla crisi. Come associazioni di categoria che rappresentano più di 1200 strutture alberghiere sparse su tutto il Lago di Garda, per un totale di oltre 50mila posti letto, un fatturato vicino al miliardo di euro e un indotto pressoché incalcolabile, siamo interlocutori principali del turismo e sentinelle attente del territorio gardesano. Siamo ben consapevoli che il problema esista, e ne sono informati anche la politica e gli organi preposti, ma la sua narrazione va cambiata e ridimensionata”.

“Il Garda non è ancora tra i bacini lacuali a rischio idrico – osserva Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto -. Certamente questo non ci deve far cessare di tenerlo costantemente monitorato, ma siamo ben lontani dai toni allarmistici di questi ultimi mesi. Gridare a un Benaco in secca e postare foto degli scogli affiorati non fa che generare un danno all’immagine e alla promozione di una destinazione che negli ultimi anni è sempre stata al top di classifica. Tanto più che altri Paesi europei, come Francia e Spagna, stanno vivendo le stesse condizioni climatiche, ma senza questa enfatizzazione”.

Aggiunge Petra Mayr, presidentessa di Asat Alto Garda e Ledro: “Le mancate precipitazioni hanno comportato un abbassamento del livello dell’acqua, ma non siamo in emergenza idrica: il lago ha una massa d’acqua e una profondità che permettono di stare tranquilli. Naturalmente dobbiamo fare attenzione nell’utilizzo delle risorse e sensibilizzare i nostri ospiti e collaboratori, affinché non la sprechino e tengano comportamenti responsabili. I nostri clienti spesso provengono da Paesi dove c’è già un’emergenza idrica, e quindi sono sensibili al tema”.

Un territorio suddiviso fra tre provincie, ma che nella percezione del turista è un’unica realtà. È il criterio evidenziato da Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi Brescia, che nel comunicato dichiara: “Le tre Federalberghi hanno deciso di condividere strategie comuni con la finalità di rendere indimenticabile il soggiorno degli ospiti. Ma perché questo accada è necessario che tutto il territorio sia accogliente, dagli eventi alla viabilità, dalla salubrità delle acque alla gestione della depurazione. A volte non siamo aiutati da chi deve prendere le decisioni e non si rende conto che certe disattenzioni posso arrecare un danno importante a un comparto come quello turistico, di straordinaria importanza sia in termini diretti che indiretti. Questo vale anche per la comunicazione che deve essere il più possibile obiettiva, senza la continua ricerca di pathos”.

Di recente Federalberghi Garda Veneto ha lanciato la campagna “Together Lake Garda”, che ora viene condivisa da Federalberghi Brescia e da Asat-Federalberghi Trentino: fornisce, alle strutture alberghiere associate, dei prontuari da esporre nelle hall e nelle camere, con consigli e suggerimenti per risparmiare acqua e energia elettrica, e, agli operatori, dei vademecum.