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Ferrari, CbItalia: “I convention bureau devono essere riconosciuti”

Auditorium

I convention bureau devono essere “più forti, riconosciuti e dotati di fondi necessari per competere con chi fa il nostro stesso mestiere all’estero”. A ritenere che le strutture deputate all’acquisizione dei grandi eventi siano oggi fondamentali per la ripresa del settore è la presidente di CbItalia, Carlotta Ferrari.

“In tutto il mondo sono lo strumento super partes che coordina l’offerta e attrae i congressi internazionali, per questo – ha spiegato Ferrari – stiamo lavorando a un progetto ,che presenteremo a Enit e al ministero del Turismo, affinché i nostri convention bureau vengano riconosciuti nel loro ruolo a prescindere dalla loro forma giuridica e affinché possano operare e progettare a lungo termine e non essere in balia della politica, o dipendere esclusivamente dalla dedizione dei propri manager. Anche noi siamo un tassello importante di questa industria e come tali dobbiamo essere trattati”.

Per quanto riguarda le nuove strategie, Ferrari ha puntato l’attenzione su ‘Italian Knowledge Leaders’, il progetto lanciato a novembre del 2021 da CbItalia e sponsorizzato dall’Enit per l’accompagnamento ai processi di candidatura dei grandi congressi internazionali grazie alle sinergie con il mondo accademico italiano. “Abbiamo mappato quanti knowledge leader abbiamo per singola destinazione, qual è la capacità delle destinazioni di capitalizzare questa presenza e trasformarla in congressi – ha spiegato la presidente di CbItalia -. E abbiamo scoperto che l’Italia è al quinto posto a livello internazionale per numero di knowledge leader: un dato importante, se si pensa che i nostri competitor hanno governi che portano avanti politiche industriali relative al Mice”.

(A.D.A.)