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Decreto flussi: al via le domande per i lavoratori non comunitari

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È pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di programmazione dei flussi, con cui sono state fissate le quote dei lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per lavorare. La quota massima di ingressi è pari a 69.700 unità, 42mila delle quali riservate agli ingressi per motivi di lavoro stagionale.

Le quote stabilite per gli ingressi per motivi di lavoro non stagionale e autonomo sono 27mila e, tra queste, 20mila riservate per lavoro subordinato non stagionale nei settori turistico-alberghiero, dell’autotrasporto, dell’edilizia e per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia.

L’inoltro da parte di un datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente residente in Italia, della richiesta di nullaosta – come precisa il ministero del Lavoro – per l’assunzione di un lavoratore extracomunitario rappresenta il momento di avvio dell’intera procedura. A partire dal 12 gennaio 2022 è disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli, e le domande possono essere inviate per l’assunzione di lavoratori non stagionali, per i lavoratori autonomi e per le conversioni. Rientrano, tra queste domande, anche quelle per i lavoratori non stagionali nel settore dell’edilizia del turismo relative ai cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia. Tutte le domande potranno essere presentate fino al 17 marzo 2022 e saranno trattate sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione.

Delle 27.700 quote per le assunzioni nei settori tra cui il turistico-alberghiero, in particolare, 17mila sono riservate a lavoratori cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia – Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.