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Immobili alberghieri: ‘Paper affitti’ da Federalberghi e EY Hospitality

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In questo periodo di drammatica crisi del settore turistico-ricettivo – con il 97% degli hotel italiani chiusi da marzo, il 50% dei quali in regime d’affitto a zero ricavi -Federalberghi e Ernst & Young Hospitality hanno redatto un Paper volto a supportare la ridefinizione dei rapporti contrattuali tra proprietari e conduttori di immobili.

“Affitto sostenibile: la forza dell’equilibrio” è il titolo dello studio, curato da Walter Pecoraro, consigliere nazionale Federalberghi, e da Fabio Braidotti, Associate Partner EY Hospitality. Il Paper inquadra gli alberghi gestiti attraverso affitto e locazione, analizzando le fonti di ricavo di proprietari e conduttori, la struttura dei loro rispettivi costi ed i flussi di cassa che possono permettere a entrambi di mantenere la propria stabilità economico finanziaria, per arrivare al concetto di “affitto sostenibile”. Lo stress test simula tre diversi livelli di calo del fatturato, e come questo incide sui parametri di sostenibilità del canone sia dal punto di vista del conduttore che del proprietario. Ne risultano, percentuali alla mano, i vantaggi effettivi di un approccio improntato alla collaborazione, che possa permettere, con il parziale sacrificio momentaneo di entrambe le parti, la sopravvivenza dell’azienda alberghiera e il successivo pronto ristoro del proprietario dell’immobile.

“La finalità di questo lavoro è aiutare la sopravvivenza di un asset fondamentale dell’economia italiana anche dal punto di vista infrastrutturale, che oggi rischia di scomparire – ha commentato Walter Pecoraro -. La negoziazione di un affitto commisurato al fatturato può permettere a conduttori e proprietari, dopo aver sofferto insieme, di ripartire più forti e con meno difficoltà.”

Per Fabio Braidotti, “Emerge dal Paper l’importanza della trasparenza e della flessibilità nei rapporti: non abbiamo cercato di dare soluzioni unilaterali, ma indicazioni utili, basate sulla concretezza e sulle caratteristiche di contingenza e temporalità della crisi che sta vivendo il nostro settore.”

In poche parole: allo stato attuale appare imprescindibile un approccio negoziale collaborativo. La scelta di collaborare non rappresenta un’opzione ma una necessità.

“Se si co-opera si esce dalla crisi senza eccessivi danni per entrambe le parti, mentre con la rigidità e il contenzioso si perde entrambi – ha affermato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. In parallelo Federalberghi continuerà a sollecitare l’attenzione del Governo e del Parlamento sulla situazione delle imprese in affitto, con l’obiettivo di migliorare i contenuti del decreto Rilancio, come abbiamo chiesto oggi durante un’audizione in Commissione Bilancio alla Camera dei deputati. In particolare, proponiamo di incrementare l’intensità dell’aiuto previsto per l’affitto d’azienda, che attualmente è la metà di quanto previsto per la locazione classica e prolungare per entrambe le categorie la durata del credito d’imposta, attualmente limitata a tre mesi, con l’obiettivo di coprire almeno l’intera stagione estiva”.