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La Sicilia investe sulle nicchie di mercato

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Un esempio virtuoso di come la tassa di soggiorno possa trasformarsi in volano per l’incoming. Avviene in Sicilia con un’iniziativa che si focalizza sul turismo sportivo e quello degli eventi, nicchie di mercato che nell’isola sono ancora tutte da sviluppare, oltre a spingere anche i viaggi d’istruzione.

A partire per prima è Catania, che ha deciso di destinare parte dei 2 milioni 560mila euro della tassa di soggiorno alle realtà territoriali che intendano promuovere eventi con pernottamenti nelle strutture alberghiere locali. Il Comune, dunque, attingerà dagli introiti della tassa per erogare incentivi economici agli enti organizzatori. Anche la comunicazione dell’evento sarà supportata con rimborsi fino a 2mila euro. “L’iniziativa, la prima in Italia – fa notare sulle colonne dei giornali locali l’assessore allo Sport della città, Sergio Parisi – sta riscuotendo interesse e molte adesioni. Altre realtà stanno imitando la nostra buona pratica”.

Un modo per allungare la stagionalità, dal momento che gli incentivi per il turismo congressuale escludono il periodo dell’alta stagione. “I rimborsi per gli organizzatori di eventi che sceglieranno la nostra città – spiega l’assessora alla Cultura Barbara Mirabella – oscilleranno dai 3mila ai 15mila euro”. Anche le scuole avranno un rimborso se faranno tappa a Catania per le gite di istruzione.