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Matera 2019: si chiude un evento lungo un anno, ma che guarda al futuro

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Si è chiuso con un grande evento l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, iniziato il 19 gennaio alla Cava del Sole. Un anno importante per la città dei Sassi, che, grazie a un lavoro durato dieci anni, “ha saputo diventare un luogo unico e universale, impostando il suo avvenire sulla creazione di presìdi per la produzione culturale”, come ha sottolineato il sindaco Raffaello de Ruggieri.

La Capitale Europea della Cultura 2019 ha offerto un palinsesto di eventi che per dodici mesi l’hanno resa protagonista nel mondo. “Centinaia di migliaia di visitatori sono divenuti cittadini temporanei della città sito Unesco, vivendone la magia – ha affermato il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini -. La sfida vinta nel 2014 è stata portata a compimento con successo e ha avviato un cammino di crescita sostenibile del territorio sul quale sono certo si proseguirà con determinazione”.

Il programma degli eventi è stato denso, trasversale e impostato su grandi temi della contemporaneità, ma anche capace di strizzare l’occhio alla tradizione. “Si era puntato ad avere il 50% del programma realizzato da risorse locali – ha spiegato Paolo Verri, direttore generale Fondazione Matera Basilicata 2019 -: tre produzioni su quattro sono il risultato di una stretta interazione tra la scena creativa lucana e la rete italiane ed europea che si è messa al servizio del progetto. Abbiamo proposto narrazioni, tutte in forma diversa. Media e istituzioni di hanno portato all’attenzione di un vasto pubblico il nostro messaggio condensato nello slogan “Open Future”. La città sta già lavorando ai prossimi dieci anni di sfide”.

In dieci anni di lavoro abbiamo costruito una piattaforma sperimentale che ora mettiamo a disposizione di tutti, della città, della regione, dell’Italia e dell’Europa – ha detto Salvatore Adduce, presidente Fondazione Matera Basilicata 2019 -. Matera 2019 è stata, inoltre, riconosciuta un modello anche sotto il profilo della comunicazione. Lasciamo in eredità una città più conosciuta e apprezzata in Italia e in Europa”.