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Nuvola Lavazza: lo spazio secondo Cino Zucchi

Lavazza

Porte aperte alla Nuvola Lavazza, con il completamento del complesso multifunzionale progettato da Cino Zucchi per il nuovo headquarter dell’azienda di produzione del caffè.

La struttura occupa circa 18.500 metri quadrati in Borgata Aurora, vicino al centro di Torino, e ha la forma sinuosa di una grande nuvola, con l’altezza del complesso che varia sui diversi lati in relazione all’orientamento solare e agli edifici circostanti.

Il concept ideato dall’architetto Zucchi coniuga lo spazio lavoro contemporaneo e tecnologicamente avanzato ad aree aperte a pubblico e visitatori.

Un grande atrio vetrato, caratterizzato da una copertura curva, collega il centro direzionale con il Museo Lavazza, la Piazza verde, lo Store e La Centrale. Quest’ultima ospita il ristorante gourmet Condividere by Lavazza studiato con Ferran Adrià, con la scenografia disegnata da Dante Ferretti e la cucina dello chef Federico Zanasi, e uno spazio eventi con una capienza sino a mille posti, in cui si potranno tenere mostre, concerti, esposizioni temporanee. Sempre all’interno della Centrale sorge il Bistrot, aperto alla città, con tre diverse aree di ristorazione dedicate allo street food, alla cucina tradizionale italiana e un’area green, e con menù sviluppati in collaborazione con Slow Food.

Gli arredi interni, coprogettati dallo studio Gruppo Thema Progetto, sono sostenibili come il resto dell’edificio e sono orientati al comfort delle persone, alla riduzione dei consumi energetici e a una gestione efficiente degli spazi.

Alla Nuvola sorge inoltre lo Iaad-Istituto Arte Applicata e Design, dove operano circa 700 giovani creativi italiani e stranieri, che si avvalgono del patrimonio custodito al Museo Lavazza progettato dallo studio Ralph Appelbaum Associates.

Il complesso è arricchito anche da un’area archeologica individuata durante i lavori di scavo, con i resti di una basilica paleocristiana del IV-V secolo d.C. In collaborazione con lo studio Cino Zucchi Architetti, il progetto Nuvola era stato infatti modificato con l’obiettivo di tutelare questa inattesa scoperta.