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Concessioni demaniali marittime: approvato decreto mappatura

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Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo di attuazione della delega per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici. Il decreto dispone la costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, denominato Siconbep, che raccoglierà in modo trasparente tutti i dati relativi alle concessioni di beni pubblici demaniali e renderà possibile una mappatura esauriente della situazione.

Nel contempo, continuano i lavori del tavolo tecnico costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali.

Il tavolo tecnico, di cui fa parte anche Federalberghi, è composto da rappresentanti dei ministeri competenti, delle regioni e delle associazioni di categoria del settore, e ha il compito di acquisire i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, e di definire i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, e della rilevanza economica transfrontaliera. 

Durante l’incontro svoltosi il 25 luglio sono stati illustrati i dati relativi all’estensione del demanio marittimo, alle concessioni esistenti e a quelle in corso di rilascio, suddivise per tipologia. Quanto alla ricognizione sul demanio lacuale e fluviale, è stato inoltre condiviso il modello di raccolta dei dati da adottare coinvolgendo gli enti territoriali di riferimento. Il tavolo ha quindi avviato una prima riflessione sui criteri da elaborare per determinare la sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, in vista della riunione di inizio settembre.

“Federalberghi continua nell’azione di sensibilizzazione delle forze politiche – sottolinea in una circolare -, ritenendo che debba essere dedicata una specifica attenzione ai casi in cui la concessione demaniale è connessa ad altre attività, poste su suolo non demaniale, come frequentemente accade per le spiagge degli alberghi”.