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Proposta di legge locazioni turistiche, Federalberghi: “Ancora molto da lavorare”

affitti brevi

“Apprezziamo la decisione di aprire ufficialmente il dibattito sulle locazioni turistiche, con la presentazione di un disegno di legge, e siamo pronti a offrire il nostro contributo al Governo e al Parlamento, per la costruzione di un sistema equo e trasparente. Ma non possiamo nascondere la nostra delusione per il contenuto della proposta e riteniamo che ci sia molto da lavorare, se si vuole veramente giungere a una soluzione capace di incidere concretamente sul problema della concorrenza sleale e dell’abusivismo che inquinano il mercato”. Così Federalberghi commenta la proposta di legge sulle locazioni brevi, che il ministero del Turismo ha inviato alle associazioni di categoria.

“Per l’associazione delle imprese turistico ricettive occorre anzitutto intervenire sul cosiddetto ‘minimum stay’ – prosegue la Federazione -. Considerato che la permanenza media negli esercizi ricettivi italiani è di 3,3 notti, affermare che il soggiorno nelle locazioni turistiche non può essere inferiore a due notti suona come una presa in giro, in quanto significa che la nuova normativa si applicherà solo su una minima parte dei flussi turistici. Ad esempio, saranno esclusi tutti i soggiorni per vacanza, a partire dai weekend, per di più solo in una minoranza di comuni”.

Importante, secondo Federalberghi, sarebbe anche il ruolo da conferire ai sindaci, restituendo la facoltà di governare il territorio. “Grandi e piccoli centri sono invasi da una marea di alloggi – evidenzia Federalberghi -, che si nascondono dietro la foglia di fico del contratto di locazione e operano sul mercato alberghiero senza rispettarne le norme. Se si vuole che la norma produca effetti, occorre prevedere un efficace sistema di controlli e di sanzioni, che di certo non si realizza immaginando che le multinazionali del web si lascino spaventare da una multa da tremila euro”.