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Risorse umane: “Il rilancio inizia anche da un nuovo modello imprenditoriale”

Reception campanello

‘Il capitale umano. Dramma o sfida?’. Un tema – trattato ai tavoli di Hospitality Day 2022 – che cresce di attualità e che sta mettendo alle strette il mondo dell’ospitalità e della ristorazione, ormai davanti a una svolta necessaria. “Ci troviamo davanti a realtà imprenditoriali stanche”, ammette Paolo Manca, a.d. Felix Hotels, vicepresidente Federalberghi e presidente Federalberghi Sardegna, che incalza: “Abbiamo bisogno di cambiare l’intero tessuto imprenditoriale nazionale, che parla di 33mila alberghi. È necessario avere un nuovo modello di imprenditorialità turistica, in particolare per un Paese come il nostro. Il nostro settore non rappresenta il turismo nella sua interezza, ma ne costituisce una parte rilevante, indispensabile per fare turismo”.

Il mondo dell’ospitalità si trova dunque oggi in mezzo a questa filiera, con un mondo del lavoro di giovani. “Nel turismo e nell’hotellerie c’è un’alta concentrazione di lavoratori giovani e di donne – sottolinea Manca -. Ma siamo anche un settore con un’alta predisposizione alle tecnologie, quindi particolarmente avanzato in questo senso. Da un lato, quindi, troviamo dei giovani che hanno idee e esigenze diverse da quelle che avevano i loro padri, e, dall’altro, troviamo aziende che fanno fatica ad aggiornarsi”. Si fa così strada una richiesta di competenze e peculiarità specifiche che sino a pochi anni fa non esistevano. “Ci troviamo – prosegue il vicepresidente Federalberghi – a dover avere collaboratori con competenze informatiche anche se lavorano in cucina, perché ormai le comande vengono trasmesse su tablet o con ticket elettronici”.

Un quadro complesso quello che emerge da questa analisi, con molte imprese che rivelano una mentalità ancora statica e difficile da cambiare. Ma la volontà di un cambiamento radicale si è ormai accesa, e l’istruzione specializzata diventa protagonista di una svolta urgente. “Se focalizziamo il modello delle pmi alberghiere – osserva Massimiliano Schiavon, ceo Mjh Hospitality e presidente di Federalberghi Veneto e di Its Academy Turismo Veneto -, l’80% di queste adotta ancora un modello anni ’50, e questo certamente non attrae le nuove generazioni. Occorre, anche da parte delle piccole e medie imprese, far crescere le figure professionali nel corso della vita lavorativa dei collaboratori, affinché non rivestano lo stesso ruolo dal loro ingresso in azienda sino alla loro uscita”.

Il Veneto, come Its Turismo, ha creato, nell’arco di dieci anni, un modello formativo adatto a quelle che sono le aspettative del mondo delle imprese, “ma – ammonisce Schiavon – ci vorrebbe più formazione ai formatori, per far capire qual è il quadro del settore e per calarli nella dimensione degli alberghi e delle esigenze della crescita”.

(S.P.)