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Figure professionali: Federalberghi Potenza e Matera firmano protocollo con l’Ufficio Scolastico Regionale

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“intraprendere per orientare e competere”. È il titolo del protocollo firmato da Federalberghi Potenza e Matera con l’Ufficio Scolastico Regionale, che ha l’obiettivo di avviare percorsi di attività in grado di rafforzare il legame albergo-scuola su aspetti finalizzati ad avvicinare formazione e lavoro. Cinque gli strumenti individuati: orientamento alla cultura dell’imprenditorialità; competenze trasversali e per l’orientamento; tirocini curriculari; tirocini extracurriculari ed extrascolastici in contesti selezionati; apprendistato di primo livello.

Un gruppo paritetico metterà a punto, attraverso una serie di riunioni, le azioni da programmare da questo anno scolastico sino a quello 2023-2024. L’impegno dell’Ufficio Scolastico Regionale sarà di sensibilizzare i dirigenti degli istituti per favorire la partecipazioni di ragazzi e ragazze. L’adesione ha numeri significativi e testimonia l’urgenza di individuare le giuste figure per il settore Horeca: un centinaio di alberghi del Potentino e una sessantina nel Materano, di ogni categoria, e 21 istituti scolastici tra alberghieri, tecnici e professionali.

“Entro la fine di ottobre le assunzioni programmate in Basilicata nei servizi di ricettività e ristorazione (Bollettino Excelsior-Unioncamere di agosto) sono 2.240 – affermano in una nota Michele Tropiano e Antonio Panetta presidenti rispettivamente di Federalberghi Potenza e Federalberghi Matera -, ma sappiamo che al 30 ottobre prossimo ne mancheranno all’appello almeno 500-600 tra personale di cucina e sala, barman, lavoratori alberghieri. Le nostre imprese si portano dietro, dall’inizio dell’estate, una carenza di personale per le difficoltà nel reperire anche figure come i camerieri occasionali, che prima della pandemia erano numerose. Parliamo di circa il 25% di tutte le assunzioni previste nella nostra regione, tra contratti a tempo determinato e indeterminato, che ‘obbligano’ alcuni albergatori con ristoranti a introdurre il numero chiuso di coperti, e non soltanto per le norme anti-Covid e Green pass, ma anche per insufficienza di chef e aiuto chef. Un fenomeno nazionale”.