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Riaprire le frontiere e sostenere le imprese: le nuove linee guida della Commissione europea

Commissione Ue

La Commissione europea ha presentato un pacchetto di orientamenti e raccomandazioni per aiutare gli Stati membri a revocare gradualmente le restrizioni di viaggio e consentire alle imprese turistiche di riaprire, dopo mesi di blocco, nel rispetto delle necessarie precauzioni sanitarie, sostenendole economicamente e garantendo anche che l’Europa continui a essere destinazione top.

In sintesi, il pacchetto Turismo e Trasporti della Commissione Ue include: una strategia globale per la ripresa nel 2020 e oltre; un approccio comune per ripristinare la libera circolazione e abolire le restrizioni alle frontiere interne dell’Ue in modo graduale e coordinato; un quadro per sostenere il ripristino graduale dei trasporti garantendo nel contempo la sicurezza dei passeggeri e del personale; una raccomandazione che mira a rendere i voucher di viaggio un’alternativa interessante rispetto al rimborso per i consumatori; criteri per il ripristino delle attività turistiche in modo sicuro e graduale e per lo sviluppo di protocolli sanitari per strutture ricettive come gli hotel.

Per quanto riguarda i turisti e viaggiatori, la Commissione europea propone, anzitutto, il ripristino in sicurezza della libera circolazione e la revoca dei controlli alle frontiere interne, sostituendo le restrizioni generali alla libera circolazione con misure più mirate, ad esempio, con un approccio graduale e coordinato che inizi a eliminare le restrizioni tra aree o Stati membri con situazioni epidemiologiche simili. Gli Stati membri, dal canto loro, dovrebbero agire sui criteri epidemiologico, in particolare concentrandosi sulle aree in cui la situazione sta migliorando, e di applicazione delle misure di contenimento durante l’intero viaggio.

Per quanto attiene la ripresa dei servizi turistici, la Commissione stabilisce un quadro comune che fornisce criteri per ripristinare in modo sicuro e graduale le attività turistiche e sviluppare protocolli sanitari per gli hotel e altre forme di alloggio, per proteggere la salute sia degli ospiti che dei dipendenti. Questi criteri includono prove epidemiologiche; sufficiente capacità del sistema sanitario per le popolazioni locali e i turisti; solida capacità di sorveglianza e monitoraggio e verifica e tracciabilità dei contatti. Queste linee guida permetteranno alle persone di soggiornare in sicurezza in hotel, strutture ricettive, mangiare e bere in ristoranti, bar e caffetterie e andare in spiaggia o altra aree outdoor.

Le linee guida per il ripristino dei servizi di trasporto aereo, ferroviario, stradale e fluviale in tutta l’Ue formulano una serie di raccomandazioni, come la necessità di limitare i contatti tra passeggeri e lavoratori dei trasporti e i passeggeri stessi, riducendo, ove possibile, la densità dei passeggeri. Inoltre, richiedono un coordinamento tra gli Stati membri, alla luce del ripristino di collegamenti graduali reciproci.

Rendere i voucher un’opzione più interessante per i consumatori è un altro punto importante. In base alle norme Ue, i viaggiatori hanno il diritto di scegliere tra buoni o rimborsi per biglietti di trasporto annullati o viaggi tutto compreso, ma, pur ribadendo questo diritto, la raccomandazione della Commissione mira a garantire che “i buoni diventino un’alternativa praticabile e più attraente per i viaggi annullati nel contesto dell’attuale pandemia, che ha anche messo a dura prova gli operatori di viaggio. I buoni volontari dovrebbero essere protetti dall’insolvenza dell’emittente, con un periodo di validità minimo di 12 mesi, ed essere rimborsabili dopo un massimo di un anno se non riscattati”.

E per sostenere il comparto delle aziende turistiche in Europa così duramente provato la Commissione Ue mira a garanzie di liquidità, in particolare per le piccole e medie imprese, attraverso una flessibilità sulle norme sugli aiuti di Stato che consenta agli Stati membri di introdurre regimi di garanzia sui voucher, per sostenere le imprese nel settori dei trasporti, e finanziamenti dell’Ue con il rilascio di liquidità immediata alle imprese colpite dalla crisi, tramite la Coronavirus Response Instrument Initiative, co-gestita dagli Stati membri. Inoltre, attraverso il Fondo europeo per gli investimenti, la Commissione ha messo a disposizione sino a 8 miliardi di euro di finanziamenti per 100mila piccole imprese colpite dalla crisi.

Il salvataggio di posti di lavoro nel turismo viene affrontato con un sostegno finanziario sino a 100 miliardi di euro del programma Sure, che aiuta gli Stati membri a coprire i costi dei programmi nazionali di lavoro a tempo ridotto e misure analoghe che consentono alle imprese di salvaguardare l’occupazione. La Commissione sostiene inoltre partenariati tra servizi per l’impiego, parti sociali e aziende per facilitare il ricollocamento, in particolare per i lavoratori stagionali.