Al via il Piano nazionale del mare
Il Cipom ha approvato il Piano nazionale del mare, strumento di programmazione di cui si dotano governo e parlamento per avviare una politica marittima unitaria e strategica. È stato redatto, dopo alcuni mesi di confronti e audizioni, da un comitato di esperti, con i principali attori pubblici e privati che operano nel ‘sistema mare’, e, secondo la norma di legge, dovrà essere aggiornato con cadenza triennale. All’approvazione del documento hanno partecipato i rappresentanti dei dicasteri Difesa, Infrastrutture, Ambiente, Cultura, Finanza, Agricoltura, Turismo, Affari europei, Pnrr, Esteri, Imprese e Made in Italy, Affari regionali. Il Comitato interministeriale per le politiche del mare (Cipom) si era insediato a fine marzo scorso.
”Il primo passo è stato fatto – ha dichiarato il ministro per le Politiche del mare, Nello Musumeci – L’Italia intende guardare al mare con occhi nuovi, con sempre maggiore attenzione alla sua salvaguardia e alla sua valorizzazione”.
“Il mare – ha commentato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè – è parte integrante dell’identità italiana e rappresenta non solo uno snodo per i traffici commerciali, ma anche un asset strategico per il turismo. Il Mediterraneo, infatti, risulta essere la prima area turistica, con circa 400 milioni di visitatori, 20 milioni di lavoratori e il 32% degli arrivi internazionali. Il turismo legato al mare non è solo quello nautico o quello delle spiagge, che ha comunque dei buoni numeri, ma è anche un intreccio di tipologie di turismo che possono consentire di destagionalizzare; il pescaturismo o l’ittiturismo possono far rivivere i borghi marini”.