Rimini, la spiaggia che cambia. Progetto pilota
La spiaggia di Rimini nord prosegue il percorso di trasformazione nel segno della sostenibilità, dei servizi e dell’ottimizzazione delle risorse e degli spazi, dando continuità alla rigenerazione disegnata dal Parco del Mare.
Si allunga, infatti, l’elenco degli operatori balneari che uniscono le forze e investono nel rinnovamento degli stabilimenti. È il caso dei bagni 74/A e 75 di Torre Pedrera, che hanno lanciato un progetto pilota, approvato dalla Giunta comunale, che prevede l’accorpamento dei due stabilimenti, con una rivisitazione delle aree occupate dai manufatti, con l’obiettivo di aprire la visuale verso l’orizzonte mare. Il progetto ha l’obiettivo di dare una caratterizzazione innovativa alla spiaggia: una fascia seguirà una linea sinuosa che consentirà di portare il verde nel cuore dello stabilimento; nelle aree verdi troveranno spazio i giochi per bambini e tavoli da ping pong, mentre nell’area sabbiosa sarà realizzato il campo da beach volley. Lungo il percorso pedonale saranno posizionate panchine e punti luce a terra. Sulla copertura degli spogliatoi è prevista la possibilità di installare pannelli fotovoltaici o solare termico per la fornitura di acqua calda per le docce. L’area destinata all’ombreggio prevede uno spazio per ogni ombrellone di almeno 18 mq.
“Un progetto coerente nel disegno e nella filosofia con quelli già realizzati negli ultimi anni a Rimini nord – ha affermato l’assessora comunale al Demanio, Roberta Frisoni -, dove sono diversi gli operatori che hanno scelto di investire nella spiaggia anche cogliendo le opportunità e gli stimoli generati dal Parco del Mare. Sono già circa otto i progetti avviati e completati, coinvolgendo una dozzina di spiagge, e ci sono almeno altri cinque pronti a partire. Un dinamismo che testimonia la predisposizione, da parte di molti operatori, di scommettere sulla rigenerazione del prodotto balneare seguendo le nuove esigenze dei fruitori e la nuova attenzione alla sostenibilità, all’ambiente e al benessere. Uno sviluppo frenato, però, dall’incertezza sul comparto, per via dei continui rinvii sulle concessioni demaniali”.