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Segnali di ripresa per gli alberghi di Milano, con il Salone del Mobile

Four Points

Milano torna a ospitare il Salone Internazionale del Mobile, che si svolge dal 5 al 10 settembre, dopo oltre due anni dallo stop forzato causa Covid. L’edizione 2021, pur se in versione ridotta rispetto al passato, costituisce comunque un evento rilevante per la ripresa del business e del turismo della città e del territorio, quindi anche per il settore alberghiero.

“Attualmente c’è un’occupazione pari al 40-45% per le giornate centrali del Salone del Mobile – afferma Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, in un’intervista a Tag43 -, ma riteniamo possa arrivare fino al 60-65, magari al 70%. Un valore di occupazione da settimana normale, non fieristica, mentre in passato era al 100%. Sono comunque cambiate le tariffe: il prezzo medio adesso è di 200 euro a notte, più alto rispetto ai 100 dei mesi scorsi”.

Delle persone in arrivo a Milano circa un terzo è composto da operatori del settore, secondo le stime. “Considerando che qualche struttura è ancora chiusa – aggiunge Naro -, possiamo contare su 25mila camere. Prevediamo di poterne occupare almeno 15mila, e si tratterà soprattutto di camere adibite a uso singolo e in alcuni casi doppie. Resta, in ogni caso, il messaggio che la gente si sta muovendo”.

E in merito alle strutture alberghiere milanesi ancora chiuse, Maurizio Naro – nella stessa intervista pubblicata da Tag43 – precisa che “alcune sono chiuse perché le grandi catene le utilizzano in base ai trend, altre semplicemente perché è mancato il turismo. Inoltre, la prefettura ha opzionato camere per i profughi afghani e, in questo periodo, gli hotel di Federalberghi si sono resi disponibili a ospitare, a prezzi ridotti, anche gli studenti che arrivano per la mostra dei neolaureati in design al Supersalone”.