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Sicilia: dati estivi oltre le previsioni. La zona gialla non preoccupa

Sicilia Messina

Riparte il turismo in Sicilia. I turisti stranieri a luglio sono cresciuti di circa il 110% rispetto allo stesso mese del 2020 e, a giugno scorso, di quasi il 500% rispetto a un anno fa. Gli arrivi dei vacanzieri italiani, inoltre, hanno recuperato i livelli pre-Covid, facendo registrare a luglio una crescita del 6% sullo stesso mese del  2019, anno record del turismo nell’Isola. Sono i dati principali delle rilevazioni Turistat relative ai primi due mesi dell’estate siciliana: circa 2 milioni 300mila le presenze complessive sull’Isola nelle strutture alberghiere ed extralberghiere. Ad agosto, inoltre, la tendenza è verso il tutto esaurito, anche se le conferme potranno arrivare dopo fine mese.

Il confronto tra l’estate 2021 e quella del 2020 vede numeri in crescita. In dettaglio, a giugno complessivamente c’è stata una crescita del 74% negli arrivi (185.642) e del 125% nelle presenze (548.577). Gli italiani arrivati in Sicilia (151.907) sono aumentati del 53% e le presenze (425.242) in media del 97%. Gli arrivi degli stranieri  (33.735) hanno registrato un +470% e le presenze (123.335), con una crescita del 540%.

“Se guardiamo al 2019 – commenta Manlio Messina, assessore al Turismo della Regione Siciliana -, c’è ancora terreno da recuperare, ma i dati di luglio 2021 sono confortanti. Gli italiani che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Sicilia sono più di due anni fa. All’appello mancano ancora due terzi degli stranieri: dipende molto dalla situazione internazionale, ma siamo sulla strada giusta. Gli incentivi e le promozioni lanciati con il progetto ‘See Sicily’ stanno contribuendo a far tornare i turisti nella nostra Isola. Stiamo pianificando ulteriori azioni di promozione, puntiamo a destagionalizzare, allungare la stagione e promuovere settori specifici come il turismo sportivo. Intanto attendiamo con fiducia i dati di agosto per avere un quadro più definito e tracciare un primo bilancio di questa estate”.

Per quanto attiene la collocazione della Sicilia in zona gialla, “non dovrebbe influire – afferma Messina – sul trend di crescita”.