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Affitti brevi e turismo sostenibile: le proposte delle grandi città

Napoli

Gli assessori al Turismo di cinque tra le principali destinazioni turistiche italiane, si sono incontrati a Napoli per affrontare insieme la questione che riguarda i cosiddetti affitti brevi e condividere una proposta da sottoporre al ministro del Turismo che, di recente, ha annunciato di voler portare in Consiglio dei Ministri una proposta di legge sul medesimo tema.

È quanto riporta una nota del Comune di Roma, in cui si precisa che, dall’incontro, è scaturito un documento – firmato dai cinque assessori competenti dei comuni di Roma, Napoli, Firenze, Bologna e Milano – che sarà portato all’attenzione del ministro.

“Si è focalizzata l’attenzione sul problema della regolamentazione dei flussi turistici e dell’elevata concentrazione di turisti in determinati territori – si legge nel comunicato -. Flussi che, quando non bene orientati, possono creare ricadute negative con sovraffollamento e spopolamento dei centri storici e conseguente aumento del costo della vita per la popolazione, oltre a un’oggettiva alterazione dell’identità storica e del patrimonio relazionale, umano e sociale dei luoghi”.

Tre sono i punti che gli assessori hanno individuato come prioritari, raccogliendoli nel documento da sottoporre al ministro: la necessità di distinguere nettamente tra attività imprenditoriale e non imprenditoriale, alla luce di diversi parametri (numeri immobili, volume d’affari, pernottamenti venduti, contratti stipulati) che possano fungere da efficace discrimine; la possibilità, per le amministrazioni locali, di introdurre una nuova destinazione d’uso “residenziale/ricettiva” che consenta ai comuni la possibilità di pianificare a livello urbanistico la presenza di tutte le attività ricettive extra-alberghiere sul territorio, con la facoltà di determinare la durata della locazione; l’applicazione della normativa unica nazionale per rendere operativo ed efficace il Cir (Codice Identificativo di Riferimento), uniformandolo su tutto il territorio e rendendolo per le amministrazioni locali strumento efficace allo scopo di mantenere un controllo serrato anche sul mercato delle locazioni proposte tramite piattaforma. “In questa direzione sarebbe anche utile riuscire a determinare quali e quante informazioni debbano essere fornite dalle piattaforme online ai singoli enti locali, e dunque in forma aggregata al Governo centrale, accedendo a viste specifiche sui dati, almeno quantitativi, di prenotazioni e pernottamenti”.

Gli assessori hanno espresso soddisfazione per la collaborazione avviata e auspicano un incontro a breve con il ministro per esplicitare e approfondire le loro proposte. Secondo gli assessori “questo metodo di lavoro può rappresentare una buona pratica per contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile, durevole e di qualità per il Paese”.