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Zero Energy Hotel

L’iniziativa nearly Zero Energy Hotel prova a fornire una risposta alle richieste della CE in campo energetico, contribuendo ad accelerare il rinnovamento del patrimonio edilizio alberghiero

a cura di SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione

Nel territorio italiano, densamente edificato, il maggiore potenziale di risparmio energe­tico non risiede nelle nuove costruzioni, ma nel patrimonio edilizio esistente. L’iniziativa neZEH – nearly Zero Energy Hotel, supportata dal programma Intelligent Energy Europe, prova a fornire una risposta alle richieste della Commissione Europea in campo ambientale ed energetico, contribuendo ad accelerare il tasso di trasformazione e rinnovamento del patrimonio edilizio alberghiero delle piccole-medie imprese (PMI) in chiave nearly zero energy.

Il Progetto, della durata di tre anni, è stato avviato nell’aprile del 2013 da un consorzio di dieci paesi europei; SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione, associazione senza scopo di lucro fondata da Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino, ha il ruolo di Regional Leader, ossia di coordinatore nazionale per il nostro Paese.

NeZEH: gli obiettivi

NeZEH intende contribuire in modo diretto al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europe 2020 attraverso lo sviluppo di una serie di azioni a supporto del settore ricettivo tra cui la dimostrazione della fattibilità, sostenibilità e convenienza degli investimenti di riqualificazione energetica, la consulenza tecnica agli hotel aderenti al Progetto, l’attivazione di percorsi di formazione e la nascita di un network europeo che faciliti i contatti tra professionisti ed albergatori.

In quest’ottica, i ricercatori di SiTI hanno indagato, tramite workshop e questionari a stakeholders istituzionali e del settore privato, i principali ostacoli del mercato che impediscono ai proprietari di PMI alberghiere di investire in progetti di riqualificazione energetica con l’obiettivo di presentare il parere e le esigenze espresse alla classe politica/decisionale attraverso la stesura di un Position Paper.

Nel nostro Paese è emersa una buona conoscenza tra gli albergatori circa le opportunità di finanziamento, spesso però oggetto di scarse richieste a causa dell’impiego nei bandi di un linguaggio molto tecnico (comprensibile solo dagli esperti del settore), del lunghissimo iter burocratico richiesto e della purtroppo ancora scarsa attenzione verso l’efficienza energetica diffusa nel settore. Nell’attuale periodo di crisi, l’obiettivo principale degli albergatori è ancora strettamente legato all’attività turistica in senso stretto (incrementare/innovare l’offerta di posti letto, sviluppare una buona strategia di marketing, ecc.), piuttosto che alla sostenibilità.

Nonostante ciò, le interviste mostrano che la limitata attenzione al tema non significhi necessariamente disinformazione. I principali vantaggi del diventare un hotel ad energia quasi zero sono infatti ben noti agli albergatori: la riduzione dei costi operativi (diminuzione della domanda di energia), il miglioramento di immagine, l’incontro con il settore del turismo sostenibile (sempre più sviluppato), l’incremento del comfort interno e la conseguente acquisizione di un valore aggiunto per gli ospiti. Purtroppo però la quasi totale assenza di politiche locali e nazionali mirate, impedisce di beneficiarne.

L’efficienza energetica nello specifico settore dell’ospitalità turistica è infatti attualmente considerata in forma generica dalle politiche di efficienza energetica a livello europeo e nazionale, con qualche eccezione solamente per quanto riguarda le politiche per il turismo.

Le esigenze degli albergatori

In sintesi, tra gli albergatori si individuano tre principali esigenze: più facilità di accesso al credito per gli interventi di retrofit; leggi più comprensibili e/o consigli da parte delle istituzioni per la loro interpretazione; assistenza tecnica preliminare a carattere pubblico e/o fornita da personale qualificato che consenta di avere un quadro generale, ed esente da influenze commerciali, dei potenziali risparmi energetici conseguibili.

Infine, gli intervistati hanno sottolineato che le politiche in tema di efficienza energetica dovrebbero tenere conto della fattibilità economica degli interventi promossi: obiettivi troppo ambiziosi sono spesso percepiti come irrealizzabili. Se per i nuovi edifici la progettazione in chiave nearly zero energy è facilmente attuabile, non sempre le ristrutturazioni riescono a raggiungere i target richiesti. Il progetto neZEH intende però dimostrare come una corretta ed attenta progettazione del processo di riqualificazione secondo gli attuali principi della Cost-Optimality, consenta di individuare proprio quegli interventi che bilanciano i risparmi energetici ai costi, garantendo risultati sostenibili sotto più aspetti: economico, energetico e ambientale.

Per maggiori informazioni

www.nezeh.eu

nezeh@siti.polito.it